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REVISIONE DIRETTIVA DUE DILIGENCE: Semplificazione o deregolamentazione?

Meno costi e meno burocrazia: queste sono le promesse del pacchetto Omnibus, presentato dalla Commissione Europea lo scorso febbraio. Una manovra che si inserisce in un percorso legislativo complesso, che coinvolge la revisione di tre strumenti fondamentali per la sostenibilità d’impresa: la Direttiva sulla Due Diligence di Sostenibilità Aziendale (CSDDD), la Direttiva sulla Rendicontazione di Sostenibilità (CSRD) e la Tassonomia ESG.

Se da un lato l’obiettivo dichiarato è quello di semplificare gli adempimenti, dall’altro cresce il timore che questa operazione finisca per indebolire norme essenziali pensate per garantire trasparenza, responsabilità e reale impegno nella tutela dei diritti umani, dell’ambiente e nella lotta ai cambiamenti climatici.

Sindacati, ONG e una parte del mondo imprenditoriale hanno espresso preoccupazione: le modifiche in discussione rischiano infatti di generare incertezza nei mercati, vanificare gli investimenti già compiuti dalle imprese più virtuose e ridurre in modo sostanziale gli obblighi di protezione per i lavoratori e per l’ambiente.

Un panel al Parlamento Europeo

In vista del voto che la Commissione Affari Legali (JURI) del Parlamento Europeo sarà chiamata a esprimere a ottobre sul testo finale dell’Omnibus Simplification Package, l’Ufficio europeo della CGIL, insieme alle campagne italiane Abiti Puliti e Impresa2030, il 23 settembre 2025 ha organizzato il panel presso la Sala Spinelli del Parlamento Europeo: “Revisione Direttiva Due Diligence: semplificazione o deregolamentazione?”.

L’iniziativa ha puntato a sensibilizzare gli europarlamentari italiani sulle ricadute che il pacchetto Omnibus potrebbe avere sia sulle PMI sia sulle condizioni dei lavoratori nelle catene globali di fornitura, sottolineando la necessità di non arretrare rispetto ai risultati già raggiunti. In questo contesto, è stata ribadita l’importanza di dire no alla deregolamentazione e di rafforzare, piuttosto che indebolire, le direttive sulla sostenibilità, introducendo strumenti di responsabilità più efficaci e garantendo un reale accesso alla giustizia per le comunità colpite.

Leggi il comunicato stampa integrale sul Panel qui.

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